È successo!

Giornale di bordo
Las Palmas de Gran Canaria, sabato 20 novembre 2021
La radio VHF è accesa sul canale 72, sono le nove di mattina e ARC Rally Control, puntuale come sempre, ci da' il buongiorno, domani prende il via il rally atlantico e la giornata è ricca di impegni, la consegna dell'ultima spesa in barca, lo skipper meeting a mezzogiorno e i fuochi d'artificio la sera alle dieci. Per fortuna ieri ho terminato tutti i lavori di preparazione di Tilda, così non dovrò preoccuparmi di verificare gli strumenti, testare le dotazioni di sicurezza, oliare ingranaggi o aggiustare qualcosa; mi concentrerò sul briefing di mezzogiorno e nel pomeriggio andrò con Iva a fare una passeggiata lungo la spiaggia e un massaggio rilassante, proprio quello che ci vuole per distendere i nervi e allentare la tensione accumulata in questi giorni.

Siamo circa cento cinquanta nella sala conferenze del Club Metropole di Las Palmas, tutti gli skipper e qualche primo ufficiale, presenti per ricevere le istruzioni di partenza e di arrivo, ma soprattutto per ascoltare le previsioni di Chris Tibbs, il guru della meteorologia che dispenserà consigli in collegamento dall'Inghilterra. Il suo messaggio è chiaro, andate più a sud possibile prima di mettere il naso verso ovest, alta pressione insolita sulle Azzorre e depressioni nel Nord Atlantico che si muovono verso sud, portano il rischio di incontrare burrasche e mare formato a chi scegliesse di percorrere la rotta lossodromica, la via più breve per il Caribe. Questo significa che ci vorrà più tempo del previsto, meno male che abbiamo riempito la cambusa per sette persone per quasi trenta giorni di navigazione.

Tilda, domenica 21 novembre 2021
Bisogna essere sulla linea di partenza alle tredici, é la prima volta che taglio una linea di partenza con Tilda e sono piuttosto emozionato, questa barca non è proprio fatta per le virate veloci, l'onda è già formata, supera il metro di altezza, e intorno a noi ci sono più di un centinaio di barche partecipanti, oltre a quelle di visitatori e turisti. Andrà alla grande, anche a costo di far infuriare il timoniere di Ossiana, Moody 62, che si vede stretto sottovento tra Tilda e la nave del comitato. Tutto avrei pensato, tranne che mi sarei trovato ingaggiato in mere tattiche di pre-partenza in vista di una traversata atlantica, ma la ARC è anche questo.

Sono ossessionato dai consumi energetici, so che abbiamo un equipaggio e una barca affamati di energia, per fare la doccia, per lavare i piatti, per il freezer, i frigoriferi, il radar, il pilota automatico e gli strumenti di navigazione; mi perdo in calcoli quando non abbiamo percorso che poche miglia dalla costa (alla fine dovrò rassegnarmi all'idea che i pannelli solari sono inutili, troppe nuvole e l'ombra perenne delle vele, e saranno i generatori a gasolio a supplire ai consumi).

Tilda, giovedì 25 novembre 2021
Festeggiamo il compleanno di Iva, fortunata ad essere a bordo il giorno del suo anniversario, riceve auguri e regali e in cambio prepara una torta che divoriamo a cena.

Ieri alle 1730 locali abbiamo attraversato la latitudine del Tropico del Cancro. Avevamo alcune barche della ARC intorno a noi a portata di radio, perciò ho provato a contattarne due Andrew e Ella, e lo skipper svedese di quest'ultima mi comunica che hanno deciso di dirigersi a Capo Verde per evitare il brutto tempo.
Durante questa prima settimana avremo poco vento e variabile, praticamente facciamo tutte le andatura possibili, bolina, traverso, lasco e proviamo la poppa con la spinnaker, scoprendo che lo spi non va bene per la poppa piena, è fatto più per il lasco/traverso perché troppo stretto in spalla.

Tilda, sabato 27 novembre 2021
Dopo sei giorni di navigazione siamo a 20°15'N  25°42'W, meno di 200 miglia nautiche a nord di Capo Verde e abbiamo percorso da Las Palmas circa 800 miglia nautiche, di cui un terzo a motore, l'aliseo non arriva, il traguardo è lontano. Ieri ho notato dell'acqua dolce in sentina, credo che sia un tubo dell'acqua che perde (in realtà non è così, è probabilmente il tappo del serbatoio dell'acqua di tribordo che perde e con il rollio l'acqua esce).
Matteo, ci tira su il morale dando il via ad un festival di pesca senza precedenti per Tilda, cominciando dal bonito, una palamita di piccole dimensioni, fino al mahi-mahi, una lampuga lunga un metro. Giuro che non ho mai mangiato così bene in navigazione in vita mia, grazie Matteo.

Tilda, lunedì 29 novembre 2021
Tutto cambia quando leggo un'email di mio padre che mi informa che una barca partecipante alla ARC, Agecanonix X-Yacht 4.3, è stata evacuata e abbandonata in mare e un membro dell'equipaggio deceduto a seguito di un trauma cranico. Non riesco a trattenere l'emozione e il pianto sgorga inarrestabile, rilasciando tanta tensione accumulata fin lì e aumentando notevolmente il mio rispetto per il mare. Cala il silenzio a bordo.

L'aliseo è arrivato ieri, domenica ventotto, sette giorni dopo la partenza, purtroppo non il vento disteso e uniforme che mi aspettavo, ma un'aliseo agitato che soffia a venti nodi con raffiche fino a trenta in particolare di notte e un mare incrociato a causa di tre sistemi di onde, da nord, da nord-est e da est, si balla, ma per lo meno si naviga verso ovest al lasco e senza i continui cambi di andatura che avevano caratterizzato la prima settimana.

Attraversare l'Oceano vuol dire soprattutto questo, ripetere ogni giorno gli stessi gesti, le procedure, i controlli, le annotazioni, i piccoli rituali quotidiani che ci mantengono attenti e concentrati mentre il mare scorre veloce sotto la chiglia rendendo questo ritmico scivolare sull'acqua molto simile all'andatura di un treno su binari. Tilda è veloce, nonostante le difficoltà nel trovare un assetto per questo mare incrociato, con la maestra ammainata o presa al terzo terzarolo, e la mezzana con lo yankee tangonato che si terzarolano un po' al calar del sole e si aprono alle prime luci del giorno.

Noto un calo improvviso di tensione delle batterie dei servizi (riuscirò a tenere le batterie sopra il minimo più che raddoppiando l'uso giornaliero dei generatori, mi stupisco non poco e solo dopo l'arrivo mi accorgerò che un cavo negativo si era staccato da una batteria a causa del rollio, dimezzando la capacità del pacco batterie, niente di grave, ma la prossima volta mi devo ricordare di controllare ogni giorno il vano batterie).

Tilda, martedì 30 novembre 2021
All'una di notte arriva il primo squall, groppo di vento, si tratta di un improvviso aumento di vento che dura minuti, a volte anche quindici o trenta, accompagnato da pioggia intensa, che si forma per il raffreddamento dell'aria sopra la fascia tropicale dell'Oceano e raggiunge dimensioni che vanno da poche centinaia di metri fino a qualche kilometro. Vederli avvicinarsi sul radar è di grande aiuto anche se a volte non c'è il tempo di fare nulla prima di esserne investiti, se non tenere la barra diritta e attendere che colpiscano e passino. Ci vorrà un po' prima di abituarmi all'idea di vestirmi la cerata completa nel caldo dei Tropici, tuttavia rimanere asciutti è una priorità assoluta se si vuole andare a dormire senza i brividi di freddo.

Per questa traversata ho deciso di rimanere fuori dai turni di guardia e di essere sempre disponibile in caso di emergenza o richiamabile per manovrare in coperta, mentre il resto dell'equipaggio si alterna con un ritmo di tre ore di guardia e sei ore di riposo. Ho il dubbio che sia stata la scelta migliore perché in fin dei conti ho dormito una media di tre ore a notte con una pesante privazione di sonno e ho impiegato la maggior parte del tempo sveglio a svolgere compiti di routine, trascorrendo con i miei compagni di viaggio meno tempo di quello che avrei voluto. Durante i turni si distingue Alessandra per l'abilità e la capacità di concentrazione al timone, oltre ad essere una marinaia tutta d'un pezzo, quando c'è lei al timone riesco quasi sempre a riposare.

Tilda, giovedì 2 dicembre 2021
Abbiamo raggiunto l'emblematico punto centrale dell'Oceano Atlantico a 39°W, qui siamo equidistanti dai continenti, mille miglia tra noi e l'Africa e altrettante per l'America.
Nelle ultime ventiquattr'ore abbiamo lasciato 202,5 miglia in scia, un record per Tilda.
Le vele soffrono l'usura e cominciano a cedere alcuni punti di cucitura soprattutto dello Yankee, che è quello che lavora di più (ci sarà un po' di lavoro per il velaio di Saint Lucia e Tilda rimarrà completamente nuda di vele per diverse settimane).

Tilda, lunedì 6 dicembre 2021
Giornata segnata da numerosi squalls, ne incontriamo cinque e sono quasi tutti piuttosto ampi e pieni di pioggia. La mattina prima dell'alba contatto Rupella che si trova poche miglia alla nostra poppa, mi informano che hanno un problema con l'autopilota (scoprirò successivamente che hanno imbarcato acqua da una falla e questa ha danneggiato il pilota e creato molti fastidi). Nel pomeriggio decido di strambare, in questo modo possiamo abbassare il tangone in coperta e improvvisare la sostituzione del carica alto di babordo con la drizza dello spi che al momento giace inutilizzata, poiché il bozzello che rimanda il carica alto sull'albero sta cedendo.

Rodney Bay, Saint Lucia, venerdì 10 dicembre 2021
Abbiamo tagliato la linea del traguardo alle 0025 locali, dopo 18 giorni, 15 ore, 25 minuti e 4 secondi di navigazione. Un arrivo confuso, reso difficile dal buio della notte e dalla tanta stanchezza accumulata, ma al traguardo il sorriso si apre sul viso e tutta la fatica svanisce. Siamo rimasti in standby un'oretta in attesa di ricevere la conferma del pontile a cui attraccare, giusto il tempo di prendere un po' di pioggia, e infine atterriamo con un'accoglienza che non mi sarei mai aspettato, gente che acclamava gridando well done, welcome, you did it, e i corni e le sirene della barche appena arrivate o ancora sveglie che ci davano il benvenuto nel mezzo della notte, non lo scorderò mai.

Il resto dei giorni è un susseguirsi di chiacchiere sul pontile, cocktails, cenette deliziose e un gran daffare per rimettere Tilda in buon ordine, ne ha bisogno dopo essere stata sballottata per 3'000 miglia.

Il 18 dicembre, lascio l'isola con ancora moltissimo sonno da recuperare e la sensazione di avere portato a termine una grande impresa, di avere concluso un ciclo della mia vita con soddisfazione e sincero orgoglio, porto dentro un senso di sicurezza e conquista che non ho mai provato prima e lo voglio conservare così com'è in attesa che la vita mi porga la prossima sfida.


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